YAG laser per cataratta secondaria e glaucoma.
Il YAG laser è una procedura rapida e indolore utilizzata per trattare la cataratta secondaria e per alcuni tipi di glaucoma. Si esegue in ambulatorio, dura pochi minuti e permette di migliorare la qualità visiva o ridurre la pressione oculare senza ricorrere a un intervento chirurgico tradizionale. In questa pagina trovi spiegato in modo semplice come funziona il trattamento, per quali patologie è indicato, quali sintomi possono suggerirne la necessità, come prepararsi e quali possibili fastidi possono comparire dopo la procedura.
Cos’è il trattamento YAG laser e come funziona.
Un laser ad alta precisione per intervenire sui tessuti oculari.
Il YAG laser utilizza impulsi di luce ad altissima precisione per creare un’apertura in un tessuto opacizzato o per migliorare il deflusso dell’umore acqueo. Non comporta incisioni, non richiede anestesia generale e viene eseguito direttamente sul paziente seduto.
Esistono due principali applicazioni:
- Capsulotomia YAG: indicata per trattare la cataratta secondaria.
- Iridotomia YAG: utilizzata nella prevenzione o nel trattamento del glaucoma ad angolo stretto.
Il trattamento dura pochi minuti e il paziente può tornare alle normali attività quasi subito.
Perché si sviluppa la cataratta secondaria.
Dopo l’intervento di cataratta, la lente artificiale impiantata rimane perfettamente trasparente. Tuttavia, la capsula naturale che sostiene la lente può diventare opaca nel tempo, causando calo della vista. Il YAG laser rimuove questa opacità creando un’apertura nella capsula.
Per quali patologie è indicato il trattamento YAG laser.
Cataratta secondaria (opacizzazione capsulare).
È la condizione più frequente trattata con il YAG laser. I sintomi più comuni sono:
- visione offuscata simile alla cataratta;
- difficoltà nella lettura o nella guida;
- aumento dell’abbagliamento, soprattutto di notte;
- riduzione del contrasto visivo.
La capsulotomia YAG ripristina rapidamente la nitidezza dell’immagine senza dover sostituire la lente.
Glaucoma ad angolo stretto.
Nell’iridotomia YAG si crea una piccola apertura nell’iride, facilitando il passaggio dei fluidi e riducendo il rischio di aumento brusco della pressione oculare. È indicato in caso di:
- angolo irido-corneale stretto;
- attacco acuto di glaucoma ad angolo stretto;
- condizioni predisponenti rilevate durante l’esame oculistico.
Prevenzione in occhi a rischio.
Alcuni pazienti possono avere una conformazione anatomica che aumenta il rischio di glaucoma. Il trattamento YAG può essere consigliato anche in prevenzione, prima che compaiano sintomi.
Sintomi che possono suggerire la necessità del trattamento.
Per la cataratta secondaria.
- vista annebbiata dopo mesi o anni dall’intervento di cataratta;
- percezione di aloni attorno alle luci;
- difficoltà nella lettura o nel riconoscimento dei dettagli;
- abbagliamento durante la guida notturna.
Per il glaucoma ad angolo stretto.
- dolore o pressione oculare improvvisa;
- mal di testa frequente con nausea;
- improvvisi cali della vista;
- aloni colorati attorno alle luci;
- sensazione di occhio molto teso.
In presenza di uno di questi sintomi è essenziale una valutazione rapida.
Come prepararsi al trattamento YAG laser.
Valutazione oculistica preliminare.
Prima del trattamento, lo specialista esegue una visita completa con misurazione della pressione oculare e valutazione della capsula o dell’angolo irido-corneale.
Uso di colliri prima della procedura.
In alcuni casi vengono somministrati colliri per ridurre l’infiammazione o per restringere la pupilla (nel glaucoma). Questi prodotti preparano l’occhio all’intervento.
Nessuna sospensione delle attività quotidiane.
Non è necessario digiunare o sospendere terapie, salvo indicazioni specifiche del medico. È utile farsi accompagnare, soprattutto se la vista può risultare offuscata dopo il laser.
Fastidi post-intervento.
Lieve offuscamento visivo.
Dopo il laser, la visione può risultare poco nitida per alcune ore, soprattutto a causa delle particelle liberate durante la capsulotomia.
Aumento temporaneo della pressione oculare.
È un effetto possibile e viene controllato con la misurazione della pressione subito dopo il trattamento e, se necessario, con colliri specifici.
Fotofobia e lieve arrossamento.
L’occhio può essere sensibile alla luce e leggermente arrossato per 24–48 ore. Colliri antinfiammatori aiutano a ridurre il fastidio.
Nessuna limitazione importante.
Nella maggior parte dei casi il paziente riprende le sue attività già dal giorno successivo, evitando però sforzi intensi o ambienti polverosi per le prime 24 ore.
Dove effettuare il trattamento: lo Studio Oculistico della Dott.ssa Marina Fancellu.
Presso lo Studio Oculistico della Dott.ssa Marina Fancellu è possibile eseguire il trattamento YAG laser con strumenti moderni e massima precisione. La dottoressa offre spiegazioni chiare, un’accurata valutazione pre-operatoria e un monitoraggio attento dopo la procedura, garantendo un percorso sicuro e personalizzato per ogni paziente.
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