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Chirurgia palpebrale e degli annessi oculari.

La chirurgia palpebrale e degli annessi oculari comprende una serie di interventi che riguardano palpebre, ghiandole, vie lacrimali e altre strutture che proteggono e sostengono l’occhio. Si tratta di procedure utili per correggere problemi funzionali, disturbi estetici o condizioni che possono compromettere la vista. In questa pagina trovi spiegato in modo semplice quali sono gli interventi più comuni, per quali patologie sono indicati, quali sintomi possono suggerire la necessità della chirurgia, come prepararsi e quali fastidi possono comparire dopo l’operazione.

In cosa consiste la chirurgia palpebrale e degli annessi.

Interventi su palpebre, vie lacrimali e ghiandole.

Le palpebre svolgono un ruolo fondamentale nel proteggere l’occhio, distribuire le lacrime e mantenere la superficie oculare in buone condizioni. Quando la loro struttura è alterata, possono comparire fastidi, infiammazioni o problemi visivi. La chirurgia palpebrale permette di correggere tali condizioni, migliorando funzionalità e comfort.

Gli interventi più comuni includono:

  • Blefaroplastica funzionale: corregge palpebre cadenti che riducono il campo visivo.
  • Entropion ed ectropion: rispettivamente la palpebra rivolta verso l’interno o verso l’esterno.
  • Calazio o cisti palpebrali: rimozione chirurgica quando non rispondono alle terapie.
  • Correzione di ptosi palpebrale: sollevamento della palpebra superiore che scende e copre l’occhio.
  • Interventi sulle vie lacrimali: per favorire il corretto deflusso delle lacrime.

Questi interventi vengono eseguiti in anestesia locale, con recuperi generalmente rapidi e risultati visibili in tempi brevi.

Per quali patologie è indicato questo intervento.

Blefaroptosi (ptosi palpebrale).

La palpebra superiore scende eccessivamente, riducendo la quantità di luce che entra nell’occhio e causando affaticamento visivo. L’intervento ripristina la posizione corretta della palpebra.

Entropion.

La palpebra si rivolge verso l’interno e le ciglia sfregano sulla cornea, causando irritazione, arrossamento e rischio di abrasioni.

Ectropion.

La palpebra si allontana dall'occhio, rendendo difficile la corretta distribuzione delle lacrime e provocando lacrimazione eccessiva e irritazione.

Calazio persistente.

Quando una ghiandola palpebrale si ostruisce e non risponde più ai trattamenti, può essere necessario rimuovere la cisti chirurgicamente.

Ostruzione delle vie lacrimali.

Può causare lacrimazione e infezioni ricorrenti. L’intervento ristabilisce il corretto deflusso delle lacrime.

Problemi estetici con ripercussioni funzionali.

In alcuni casi l’eccesso di pelle sulla palpebra superiore può ridurre il campo visivo. La blefaroplastica funzionale migliora sia l’aspetto che la visione.

Sintomi che possono suggerire la necessità dell’intervento.

Fastidi o irritazioni ricorrenti.

Bruciore, arrossamento, lacrimazione e sensibilità alla luce possono essere legati a un errato posizionamento della palpebra.

Visione limitata.

Una palpebra cadente può ostacolare la vista, costringendo la persona ad alzare il sopracciglio o inclinare la testa.

Sensazione di corpo estraneo.

Tipica dell’entropion, quando le ciglia sfregano sulla cornea.

Secrezioni o gonfiori persistenti.

Condizioni come calazio o infiammazioni delle ghiandole possono richiedere una correzione chirurgica se recidivanti.

Lacrimazione continua.

Può essere segno di alterazione della posizione palpebrale o di un’ostruzione delle vie lacrimali.

Come prepararsi all’intervento.

Valutazione oculistica completa.

Lo specialista esegue un esame approfondito di palpebre e annessi, valutando la funzionalità del film lacrimale e la presenza di eventuali infiammazioni.

Sospensione di trucco e cosmetici.

Nelle 24 ore precedenti è consigliabile evitare trucco, creme o prodotti sulla zona palpebrale per ridurre il rischio di irritazioni o infezioni.

Sospensione delle lenti a contatto.

È preferibile non utilizzare lenti a contatto nelle ore precedenti, soprattutto se la palpebra è irritata o gonfia.

Indicazioni pratiche.

  • arrivare accompagnati;
  • non guidare subito dopo l’intervento;
  • informare il medico su eventuali farmaci in uso o allergie.

Fastidi post-intervento.

Gonfiore e lividi.

Sono molto comuni e fanno parte del normale processo di guarigione. Tendono a ridursi in pochi giorni.

Leggero dolore o tensione.

Può comparire una sensazione di peso palpebrale o una lieve tensione. È controllabile con analgesici prescritti.

Lacrimazione oculare.

La zona operata può risultare sensibile e produrre più lacrime del solito per qualche giorno.

Secchezza oculare.

Le palpebre potrebbero distribuire meno bene le lacrime. Colliri lubrificanti aiutano a alleviare il fastidio.

Ripresa delle attività.

Le attività quotidiane leggere possono essere riprese rapidamente, ma vanno evitati sforzi intensi, piscina e trucco occhi per il periodo indicato dallo specialista.

Dove effettuare l’intervento: lo Studio Oculistico della Dott.ssa Marina Fancellu.

Presso lo Studio Oculistico della Dott.ssa Marina Fancellu è possibile eseguire interventi di chirurgia palpebrale e degli annessi con tecniche moderne e un approccio attento alle esigenze di ogni paziente. La dottoressa offre una valutazione precisa, spiegazioni chiare e un percorso post-operatorio completo e personalizzato.

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