Skip to main content
Elemento grafico albero della vita

Chirurgia della cataratta: intervento sicuro ed efficace.

La chirurgia della cataratta è uno degli interventi oculari più eseguiti al mondo ed è considerata una procedura sicura, rapida e molto efficace. Consiste nella rimozione del cristallino opacizzato e nella sua sostituzione con una lente intraoculare trasparente. L'intervento permette di recuperare una visione nitida e migliorare significativamente la qualità della vita. In questa pagina trovi spiegato in modo semplice come si svolge l’intervento, per quali patologie è indicato, quali sintomi possono suggerirne la necessità, come prepararsi e quali fastidi possono presentarsi durante il recupero post-operatorio.

In cosa consiste la chirurgia della cataratta.

Rimozione del cristallino opaco e impianto della lente intraoculare.

La cataratta è una condizione in cui il cristallino naturale dell’occhio diventa opaco, impedendo alla luce di passare correttamente. La chirurgia consiste nella rimozione di questo cristallino e nella sua sostituzione con una lente intraoculare (IOL) trasparente.

L’intervento viene eseguito generalmente in anestesia locale con sedazione leggera. La tecnica più utilizzata è la facoemulsificazione, che frammenta e aspira il cristallino attraverso una piccola incisione corneale.

  • Durata: circa 10–15 minuti per occhio.
  • Dolore: minimo o assente.
  • Recupero: progressivo ma veloce, già nelle prime ore.

Tipologie di lenti intraoculari.

In base alle esigenze del paziente, è possibile scegliere tra diversi tipi di lenti:

  • Lenti monofocali: permettono una visione nitida da lontano.
  • Lenti multifocali: facilitano la visione sia da vicino che da lontano.
  • Lenti EDOF: offrono una buona profondità di campo con maggiore comfort.
  • Lenti toriche: indicate per correggere l’astigmatismo.

La scelta della lente viene fatta insieme allo specialista, dopo una valutazione accurata delle necessità visive del paziente.

Per quali patologie è indicato questo intervento.

Cataratta senile o legata all’età.

È la causa più comune e comporta un progressivo offuscamento della vista, maggiore difficoltà nella lettura e nella guida, soprattutto di notte.

Cataratta traumatica.

Può insorgere dopo un trauma oculare e richiede una valutazione tempestiva.

Cataratta congenita o giovanile.

Alcuni bambini o giovani adulti possono sviluppare opacità del cristallino che devono essere trattate precocemente.

Cataratta legata a patologie sistemiche.

Condizioni come diabete, infiammazioni oculari o uso prolungato di corticosteroidi possono favorire la comparsa della cataratta.

Sintomi che possono suggerire la necessità dell’intervento.

Visione offuscata o "annebbiata".

È il sintomo principale e si manifesta in modo graduale.

Sensibilità aumentata alla luce.

I pazienti possono avvertire forte abbagliamento, soprattutto durante la guida notturna.

Percezione di colori spenti.

La cataratta riduce la vividezza dei colori, rendendoli più opachi o giallastri.

Difficoltà nelle attività quotidiane.

La lettura, il lavoro al computer e la guida possono diventare più complicati.

Aumento frequente del potere degli occhiali.

La cataratta può causare variazioni nella gradazione, soprattutto aumentando la miopia.

Come prepararsi all’intervento.

Visita oculistica completa e biometria.

Prima dell’intervento è necessario eseguire esami specifici come OCT, biometria e valutazione della cornea per scegliere la lente intraoculare più adatta.

Sospensione di lenti a contatto.

È preferibile non utilizzare lenti a contatto nei giorni precedenti l’intervento secondo indicazioni dello specialista.

Uso di colliri pre-operatori.

Alcuni colliri antibiotici o antinfiammatori possono essere prescritti nei giorni precedenti per preparare l’occhio all’intervento.

Indicazioni pratiche.

  • arrivare accompagnati;
  • non guidare il giorno dell’intervento;
  • informare il medico su farmaci e condizioni generali di salute.

Fastidi post-intervento.

Vista offuscata nelle prime ore.

La visione può migliorare già nel primo giorno, ma può essere leggermente “velata” per 24–48 ore.

Sensazione di sabbia nell’occhio.

È normale avvertire una lieve sensazione di corpo estraneo dovuta all’incisione corneale.

Fotofobia temporanea.

La sensibilità alla luce può durare alcuni giorni, soprattutto nei pazienti più sensibili.

Lacrimazione o arrossamento.

Di solito si risolvono in pochi giorni con l’uso dei colliri prescritti.

Recupero visivo progressivo.

Nella maggior parte dei pazienti la vista migliora rapidamente, ma la stabilizzazione completa può richiedere alcune settimane.

Dove effettuare l’intervento: lo Studio Oculistico della Dott.ssa Marina Fancellu.

Presso lo Studio Oculistico della Dott.ssa Marina Fancellu è possibile sottoporsi alla chirurgia della cataratta in un ambiente professionale e attento alle esigenze del paziente. La dottoressa offre un percorso completo, dalla valutazione preliminare alla scelta della lente più adatta, fino al follow-up post-operatorio, garantendo un intervento sicuro e personalizzato.

{Play}